Strumenti: montatura Kenko NES

Sebbene questa montatura riporti marchio Konus, è in tutto e per tutto la Kenko NES (compresi i colori dei pomelli!). E' motorizzata in entrambi gli assi e ha un inseguimento ottimo, con un errore periodico piccolo considerando le sue piccole dimensioni e peso contenuto. Può tranquillamente reggere pose non inseguite da 15 minuti con obiettivi da 50mm o più, fornendo sempre stelle puntiformi: questo è possibile anche grazie al cercatore polare molto preciso che permette una messa in stazione veloce ed efficace. Sopra la Kenko ho montato un piccolo rifrattore acromatico da 80mm f/5, quindi molto corto, e il Pentax 75. Il primo è sfruttato come strumento di guida, mentre con il secondo posso scattare fotografie di profondo cielo. Con un sistema di barre di alluminio posso montare ai fianchi anche due fotocamere, più una sopra il Pentax 75 più una sulla barra dei contrappesi. Può essere una soluzione molto interessante per la fotografia delle meteore.
La montatura regge molto bene anche i comandi dell'ST4, che utilizzo quando faccio pose da 40 minuti con l'obiettivo 200mm oppure il pentax 75 a 500mm di focale. Per adattare la montatura all'ST4 è stato sufficiente saldare in parallelo ai pulsanti i cavi dei relè!(vedi sotto)

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Alcune viste della Kenko NES con montati sulla barra universale il Pentax75 e il rifrattore 80mm f/5. Da notare l'aggiunta di un contrappeso da 6kg (verde) per controbilanciare i due tubi. Nonostante il forte sovraccarico, la montatura agisce ottimamente per l'astrofotografia.

Grafico dell'errore periodico della Kenko NES: è risultato un andamento a doppia o tripla gobba, vagamente periodico, ma di ampiezza tutto sommato contenuta per una montatura di tali dimensioni e prezzo, intorno ai +/-20". Clicca sull'immagine per ingrandirla.
 
 
Suggerimenti per l'autocostruzione:
Nota: il lettore che realizza le modifiche qui proposte lo fa a suo rischio e pericolo, e ben sapendo che invalidano la garanzia.
  • Interfaccia autoguida standard ST4, per poter autoguidare con una camera di guida. E' molto semplice da realizzare.
    • Materiale necessario:
      • 1 presa "telefonica" RJ11 a 6 poli
      • 10 cm di fili colorati
    • Procedura
      • scollegare la pulsantiera dall'alimentazione e dai motori
      • aprire il frontale svitando le quattro viti
      • estrarre delicatamente le schede elettroniche
      • saldare ai bottoni i fili colorati secondo le schema nella figura sotto a sinistra
      • collegarli alla presa RJ11 secondo l'ordine indicato nella figura sotto a destra
      • incollare la presa RJ11 sulla scheda inferiore, sotto il bottone +X
      • scavare una finestra sul lato della pulsantiera, utilizzando ad esempio un "minidremel"
      • rimontare tutto e testare

Vista d'insieme della pulsantiera modificata, con il cavo del motore di AR (nero) e quello per il collegamento all'ST4 (grigio, cavo "TIC"). Non sono qui collegati l'altro cavo per il motore di DEC e il cavo di alimentazione 12V. Da notare che il cavo di alimentazione ha il polo negativo al centro. Invertirla causa la rottura della pulsantiera, quindi si raccomanda di fare attenzione!
Per collegare altre autoguide con uscita RJ11 basta un cavo "telefonico" con attacchi RJ11 ad entrambi i lati.

Dettaglio della pulsantiera con l'attacco RJ11 sul fianco
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Confronto tra pulsantiera senza e con il frontalino. Una volta tolto il foglio protettivo trasparente con la scritta "Konus", compare la scritta "Kenko" che rivela l'origine del prodotto. La scritta Kenko è riportata anche sulle schede di elettronica.

Le schede elettroniche con la presa RJ11 incollata.

Dettaglio dei pulsanti e dei contatti da usare per collegare la porta autoguida. I colori dei cavi sono gli stessi dello schema del connettore RJ11 qui a fianco.

Schema del collegamento alla presa RJ11, secondo le specifiche SBIG. Tutti i collegamenti sono N.O. (Normally Open, normalmente aperto).




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