|
Galassie
sparse in Ariete
Enrico Prosperi
Articolo pubblicato sul numero 248 (dicembre
2003) della rivista
l'Astronomia, rubrica Profondo
Cielo
|
Sommario |
-
Introduzione
-
Cartina della
costellazione di Ariete con le galassie della rassegna.
-
Figura 1. Ripresa
fotografica dell’area di cielo con le costellazioni dell’Ariete e del Triangolo.
|
-
A sud della figura dell’Ariete
Figura 2.
Riprese
CCD amatoriali dei campi stellari con le galassie della rassegna.
Osservatorio di Castelmartini
(PT)
-
Figura 3.
Rappresentazioni
a colori delle galassie descritte nell’articolo. (POSS 2).
|
-
Nei pressi della Mosca Boreale
-
Figura 4. Immagini
di NGC 972 e NGC1156 da riprese effettuate con la WFPC-2 a bordo del Telescopio
Spaziale Hubble (HST).
-
Figura 5. Immagini
CCD delle coppie di galassie formate da NGC 772 e NGC 770, a sinistra,
e da NGC 877 e NGC 876, a destra.
|
|
|
|
Introduzione |
Nella stagione a cavallo tra l’autunno
e l’inverno la costellazione dell’Ariete, centrata attorno a 20° di
declinazione nord, si leva alta nei cieli boreali. Stretta tra Perseo e
il Triangolo a nord, i Pesci ad ovest, la Balena a sud e il Toro ad est,
rappresenta la prima costellazione dello zodiaco. Qui si trovava un tempo
il punto in cui il sole attraversa l’equatore celeste e che segna l’equinozio
di primavera. |
|
Cartina della costellazione
di Ariete con le galassie della rassegna.
|
Sebbene, a causa del moto di precessione
dell’asse di rotazione della Terra, si collochi ora nei Pesci, tale punto
viene ancora detto, per ragioni storiche, Primo Punto d’Ariete.
La sua stella principale, Hamal, la alfa, di mag 2,0
e di colore rosso-arancio, si riconosce agevolmente, 19° più
a sud di Almach in Andromeda, precedendo di 22°,7 le Pleiadi. 4°
più a sud-est si trova Sheratan, la beta di mag 2,6 e di colore
giallo pallido. Queste due stelle si collocano nella porzione occidentale
della costellazione e sovrastano le altre, quasi tutte più deboli
della quarta magnitudine. |
Tre stelline, la 41, la 39 e la
35, secondo la numerazione di Flamsteed, si librano al di sopra del
dorso dell’Ariete costituendo la Mosca Boreale, un antico asterismo oramai
caduto in disuso.
La regione sarebbe assai povera di oggetti di profondo
cielo, se non fosse per la presenza di un certo numero di galassie, sparpagliate
sulla superficie occupata dalla costellazione ed in particolare nella porzione
centro-occidentale. Queste, che sono, per lo più, del tipo a spirale,
danno vita ad un buona varietà morfologica di tali oggetti. Purtroppo,
nessuna di esse è particolarmente prominente, ed occorre almeno
uno strumento da 15-20 cm ed un cielo buio per riuscire ad osservare visualmente
le più brillanti. |
|
Figura 1. Ripresa fotografica
dell’area di cielo con le costellazioni dell’Ariete e del Triangolo.
Obiettivo fotografico: 50mm; pellicola:
Kodak Royal 400 Select; posa: 30min; autore: T. Kredner. |
A
sud della figura dell’Ariete |
La maggior parte delle galassie di questa rassegna si
distribuisce in un’ampia regione che si colloca a sud dei tratti che disegnano
la costellazione. La più occidentale è NGC 772, la galassia
più brillante della rassegna di magnitudine visuale 10,2, che segue
ad 1°,4 Mesartim, la gamma, una stella blu di mag 4,5. Questa spirale
Sb, distante 115 milioni di anni-luce, per le sue dimensioni rappresenta
un vero mostro: due volte e mezzo quelle della Via Lattea. Costituisce
una coppia interagente con NGC 770, una ellittica E3 di quattordicesima
magnitudine, 3’,6 più a SSO, che si allunga per poco più
di 1’ in direzione della compagna maggiore. L’aspetto contrasta notevolmente
con il gigantismo di quest’ultima. Tuttavia, probabilmente a causa dell’interazione,
il disegno a spirale di NGC 772 appare fortemente asimmetrico: i molti
bracci, avvolti strettamente attorno ad una porzione centrale diffusa e
assai brillante, sono dominati dai due che si sviluppano in modo abnorme
nella porzione settentrionale. In quello più interno si notano evidenti
condensazioni originate da un recente processo di formazione stellare.
Questa galassia è indicata con il numero 78 nel catalogo di galassie
peculiari compilato da Arp. |
|
Figura 2. Riprese CCD amatoriali
dei campi stellari con le galassie della rassegna.
Osservatorio di Castelmartini (PT)
- MPC 160. Autore: E. Prosperi. Telescopio: Schmidt-Cassegrain di 254mm,
f/4,8-6,3; camera CCD: Hi-SIS 22.
Le immagini sono il risultato della
somma mediana di riprese multiple in binning 2x2, preventivamente calibrate
(le singole pose sono di 45”). Tutte le figure che accompagnano l’articolo
sono state elaborate con i programmi IRIS e PaintShop Pro. |
12°,5 a sud di Hamal, a ridosso del limite meridionale
con la Balena e i Pesci, si nota NGC 821, una ellittica E6 di mag 10,7,
che si allunga per oltre 2’,5 da SSO verso NNE. La presenza di una stellina
di nona magnitudine, 1’ a nord-ovest del nucleo, ne disturba l’osservazione.
Ritornando verso nord, 8°,4 a sud-est di Sheratan,
si incontra la coppia formata da NGC 877 e NGC 876. La prima, di mag 12,
è la maggiore delle due: si tratta di una spirale Sc in posizione
quasi frontale, con un diametro angolare di oltre 2’, con un nucleo assai
piccolo e brillante ed un disco caratterizzato dalla presenza di solchi
oscuri di polvere e da due bracci principali che si avvolgono in senso
antiorario. Questi presentano, lungo tutta la loro estensione, numerosi
nodi di condensazione con filamenti e ramificazioni. La seconda galassia,
2’,1 più a sud-ovest, è molto più debole (mag 14,5),
è disposta di profilo e fortemente arrossata. Si tratta, probabilmente,
di una Sb caratterizzata dalla presenza di una prominente banda equatoriale
di materia oscura che ricorda, in piccolo, le forme di NGC3628, nel Leone.
Entrambe le galassie, poste ad una distanza di 180 milioni di anni-luce,
presentano dimensioni maggiori di quelle della nostra Galassia. |
Ancora più a Nord, 6°,6
a sud-est di Hamal, si incontra NGC 918, una galassia Sc di mag 13, con
media inclinazione rispetto al piano visuale e due bracci principali, ben
visibili, che si sviluppano in senso orario, allungandosi per 3’,5 da sud
a nord. Le immagini più profonde mostrano due bracci irregolari
che si estendono nella porzione esterna fino a notevole distanza dal corpo
centrale e che non risultano visibili nelle nostre immagini.
Ad est, 8° a SSO della delta, una stella rossa di
mag 4,3, si nota NGC1134, una spirale di mag 13 piuttosto inclinata, che
presenta una porzione centrale piuttosto brillante e che contrasta con
la porzione esterna dei bracci che si allungano per 2’,5 da sud-est verso
nord-ovest. Appare deformata dalla probabile interazione con UGC2362, una
debole galassia (mag 15) irregolare di cui si notano solo alcune evanescenti
porzioni e condensazioni e che la precede di 7’,1. NGC1134 è stata
inclusa da Arp nel suo catalogo con il numero 200. |
|
Figura 3. Rappresentazioni
a colori delle galassie descritte nell’articolo. Le immagini sono state
sintetizzate a partire dai dati in banda blu (B) e rossa (R), tratti dal
POSS 2. I riquadri sono di 6’ di lato.
Elaborazioni dei dati resi disponibili
dal Digitized Sky Survey di seconda generazione (DSS-2). |
Nei
pressi della Mosca Boreale
Le altre galassie della rassegna
si collocano lungo un’asse che si estende per 7° da nord-ovest verso
sud-est, attorno alla Mosca Boreale, l’asterismo già citato la cui
stella principale è 41 Ari, una stella blu di mag 3,6.
2°,1 a nord-ovest di questa, si trova NGC1056, una
spirale di tipo Sa, piuttosto inclinata e con un’evidente banda di assorbimento
equatoriale.
1°,7 più a NNO si incontra NGC1012, un’altra
spirale di mag 13, che si allunga per 2’,5 da SSO verso NNE. Nonostante
la notevole inclinazione, si nota un’elevata luminosità superficiale,
con porzioni di bracci che appaiono avvolgersi in senso orario ed un esteso
rigonfiamento centrale. Si nota una stellina a sud-est della regione nucleare. |
|
Figura
4. Immagini di NGC 972, di NGC1156 tratte dalle riprese effettuate
con lo strumento WFPC-2 a bordo del Telescopio Spaziale Hubble (HST). La
prima è una ripresa monocromatica in banda arancio, mentre la seconda
è una sintesi in pseudocolori tratta da riprese nelle bande ultravioletta
e infrarossa.
Cortesia dello Space Telescope
and Science Institute (http://archive.stsci.edu/hst/). |
Nella medesima regione, 4° a ONO della
41, a ridosso del limite con il Triangolo, ci si imbatte in NGC 972, una
galassia che si allunga, in posizione piuttosto inclinata, per oltre 3’
in direzione da SSE verso NNO. Distante poco più di 70 milioni di
anni-luce, presenta una tipologia intermedia Sa-b ed una luminosità
superficiale piuttosto elevata con una magnitudine integrale di 11,4. è
caratterizzata dalla presenza di una evidente banda oscura che circonda
la brillante regione centrale dalla porzione esterna. |
Infine, dal lato opposto, 3°
a sud-est della 41, si osserva NGC1156, una piccola galassia irregolare
che presenta diverse condensazioni e l’aspetto di un batuffolo di cotone.
Questa galassia, che dista appena 17 milioni di anni-luce, è una
galassia nana simile alle Nubi di Magellano e presenta tracce di struttura
a spirale. Nelle immagini ccd amatoriali ed anche nelle immagini a più
elevata risoluzione, pare di ravvisare nelle sue forme la faccia di una
vecchia. |
|
Figura
5. Immagini CCD delle
coppie di galassie formate da:
NGC 772 e NGC 770, a sinistra,
realizzata da S. Kohle, T. Credner con il telescopio da 123 cm dell’osservatorio
di Calar Alto;
NGC 877 e NGC 876, a destra, eseguita
da Adam Block mediante tecnica LRGB, utilizzando un telescopio Schmidt-Cassegrain
da 406 mm di diametro.
(cortesia degli autori e di NOAO/AURA/NSF) |
Fino al 20 agosto di quest’anno,
non era mai stata osservata alcuna supernova in nessuna delle galassie
del campione. Finalmente, il giorno indicato, è stata scoperta
la SN2003hl in NGC 772, nel corso del programma di ricerca LOTOSS.
È stata pertanto grande la sorpresa con cui J.
M. Llapasset, un astrofilo francese che attua un programma di osservazione
di supernovae, ha notato l’8 ottobre scorso che un altro di tali oggetti
si era acceso nella stessa galassia. A questo è stata assegnata
la sigla SN200iq. Entrambe le supernovae hanno raggiunto, al massimo, una
magnitudine attorno alla 16 ed al momento sono ancora visibili entrambe
contemporaneamente nella galassia ospite. Pur rappresentando un caso eccezionale,
non è questa la prima volta che un simile evento si verifica.
|
|
Figura 6a. Ripresa
a colori della supernova SN2003hl in NGC 772 realizzata il 27 agosto 2003
da James Foster, una settimana dopo la scoperta avvenuta in 20 agosto.
In seguito, l’8 ottobre, l’astrofilo francese J. M. Llapasset ha scoperto
un’altra supernova (la SN2003iq) nella stessa galassia. Le due Supernovae
sono mostrate nell’immagine del canadese Marc Sylvestre. (cortesia
degli autori) |
|
Tabella
Galassie |
Denominazione |
A.R.
|
Dec.
|
Mag.
|
Dimens.
|
Disp.(1)
|
Incl.(2)
|
Moto
|
Tipo
|
Supernovae
|
Note
|
|
J2000.0
|
|
'
|
°
|
|
Km/sec
|
|
|
|
|
h m s
|
° ' "
|
|
|
|
|
|
|
|
|
NGC
770 |
01 59 13.6
|
+18 57 16
|
13.9p
|
1.1'x0.7'
|
17
|
|
2458
|
E3
|
|
interagente
con NGC772, 3',6 a NNE |
NGC
772 (ARP 78) |
01 59 20.3
|
+19 00 22
|
10.2v
|
7.3'x4.3'
|
130
|
3
|
2472
|
Sb
|
2003iq, 2003hl
|
|
NGC
821 |
02 08 21.1
|
+10 59 44
|
10.7v
|
2.6'x1.6'
|
25
|
|
1735
|
E6
|
|
|
NGC
876 |
02 17 53.4
|
+14 31 16
|
14.5
|
2.1'x0.4'
|
20
|
7
|
3860
|
S
|
|
forma
una coppia ravvicinata
con NGC877, 2',1 più a nord-est |
NGC
877 |
02 17 58.7
|
+14 32 50
|
11.8v
|
2.4'x1.8'
|
140
|
2
|
3913
|
Sc
|
|
|
NGC
918 |
02 25 50.6
|
+18 29 49
|
13.0p
|
3.5'x2.1'
|
158
|
4
|
1507
|
Sc
|
|
|
NGC
972 |
02 34 13.3
|
+29 18 42
|
11.4v
|
3.3'x1.7'
|
152
|
5
|
1543
|
Sa-b
|
|
|
NGC1012 |
02 39 15.1
|
+30 09 11
|
13.0p
|
2.5'x1.0'
|
24
|
|
987
|
S-IRR
|
|
|
NGC1056 |
02 42 48.6
|
+28 34 29
|
13.3p
|
2.3'x1.1'
|
160
|
6
|
1545
|
Sa
|
|
|
UGC
2362 |
02 53 12.4
|
+13 01 46
|
14.9p
|
1.7'x1.0'
|
105
|
|
3611
|
IRR
|
|
Precede
NGC1134 di 7',1 |
NGC1134
(ARP200) |
02 53 41.2
|
+13 00 53
|
13.1p
|
2.5'x0.9'
|
148
|
6
|
3640
|
S
|
|
|
NGC1156 |
02 59 42.6
|
+25 14 15
|
11.8v
|
3.3'x2.5'
|
25
|
|
375
|
IRR
|
|
Galassia
Faccia di Vecchia |
NOTE
-
La disposizione q
è l'angolo, preso in senso antiorario, formato dall'asse maggiore
con la direzione nord ed è tale che: 0£q£180.
-
l'inclinazione i rispetto al piano
di vista è misurata su una scala che va da 1 (posizione frontale)
a 7(di profilo). Per le galassie che presentano un'elevata inclinazione,
il valore è calcolato mediante la formula di Hubble: i = 10(a-b)/a
[dove: a=asse maggiore; b=asse minore]. Il valore 7 denota oggetti che
sono inclinati non più di qualche grado rispetto al piano di vista.
|
Riferimenti:
-
Megastar versione 3.1.1
-
NED - http://nedwww.ipac.caltech.edu/index.html
-
CDS - http://cdsweb.u-strasbg.fr/
-
SEDS - http://www.seds.org/~spider/ngc/ngc.html
|
articolo di Enrico
Prosperi - l'astronomia n.248 - dicembre 2003
|
|
|